Le Tombe Saadiane: Storie e Leggende

Le Tombe Saadiane rappresentano uno dei più affascinanti misteri di Marrakech, rimaste nascoste per secoli prima della loro straordinaria riscoperta nel 1917. Infatti, questo complesso funerario custodisce i resti di oltre 166 persone, tra cui 66 principi e più di 100 tra cancellieri e mogli della dinastia Saadi, che governò il Marocco dal 1549 al 1659.


Durante il regno di Ahmed el-Mansour, questi sepolcri raggiunsero il loro massimo splendore con la costruzione di due magnifici mausolei. Situate lungo Rue de la Kasbah, vicino alla Moschea Kasbah e alle rovine del Palazzo El Badi, le tombe sono oggi uno dei luoghi più visitati di Marrakech, dove i visitatori possono ammirare straordinari mosaici e la celebre Sala delle Dodici Colonne, testimonianza dell'incredibile patrimonio artistico e storico di questo luogo sacro.

 

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Indice dei contenuti:

Un viaggio nel cuore di Marrakech

Nel cuore pulsante di Marrakech, nascosto tra le viuzze serpeggianti della medina, si trova uno dei tesori più preziosi della città: le Tombe Saadiane. Questo luogo incantevole, rimasto celato per secoli, oggi attira visitatori da ogni parte del mondo desiderosi di ammirare il suo splendore architettonico.


Dove si trovano i sepolcri saadiani


I sepolcri saadiani sono situati nel quartiere della Kasbah, nella parte meridionale della medina di Marrakech. La loro posizione, adiacente alla storica Moschea Kasbah costruita nel 1557, li rende un punto di interesse facilmente raggiungibile durante un tour della città. Tuttavia, ciò che rende questi sepolcri così affascinanti è anche la loro natura nascosta.


Infatti, l'ingresso alle tombe è singolarmente discreto e si trova alla fine di uno stretto passaggio accanto alla Moschea Kasbah del X secolo. Senza sapere dove cercare, potreste non trovare mai i sepolcri tra la folla e le stradine laterali. L'entrata non è contrassegnata: per trovarla, dirigetevi verso l'estremità meridionale della Moschea Kasbah, con il Kasbah Café direttamente dall'altra parte della strada, e percorrete il vicolo stretto.


Come arrivare e quando visitare


Raggiungere le Tombe Saadiane è piuttosto semplice grazie alla loro posizione strategica. Se alloggiate all'interno della Medina o nelle vicinanze, potete facilmente arrivarci a piedi seguendo le indicazioni per "Tombeaux Saadiens". Questa opzione vi permetterà di immergervi nell'atmosfera vibrante di Marrakech.


Alternativamente, il taxi rappresenta una scelta comoda, soprattutto se provenite da fuori la Medina. Basta chiedere all'autista di portarvi a "Tombeaux Saadiens" o "Rue de la Kasbah". Anche gli autobus pubblici offrono collegamenti con il quartiere della Kasbah, con la linea 19 che parte da Jamaa El Fna.

Per quanto riguarda gli orari di visita, le tombe sono aperte tutti i giorni dalle 8:30 alle 11:45 e dalle 14:30 alle 17:45. Il costo d'ingresso è di circa 70 dirham marocchini (MAD).
Il momento migliore per visitare:

  • Prima mattina o tardo pomeriggio: per evitare le folle, specialmente durante l'alta stagione turistica (primavera e autunno)
  • Evitare il caldo di mezzogiorno: Marrakech può essere molto calda, soprattutto in estate, quindi pianificate la visita nelle ore più fresche della giornata, tipicamente prima delle 11:00 o dopo le 16:00
  • Considerare la luce: il tardo pomeriggio è il momento migliore per la fotografia, poiché i lavori in marmo assumono una tonalità dorata alla luce

Il sito è particolarmente affollato di gruppi turistici dalle 9:30 alle 13:00, e può formarsi una lunga fila per visitare la camera di Al Mansour. Quindi, per ammirare le tombe in tranquillità, arrivate all'orario di apertura o optate per le ore pomeridiane.

 

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Meraviglie architettoniche: i due mausolei

Camminare tra i sepolcri saadiani significa immergersi in un'architettura che sfida il tempo, dove due splendidi mausolei raccontano la grandezza di una dinastia. La necropoli è composta da due strutture principali circondate da un giardino, ciascuna con caratteristiche uniche che testimoniano l'eccellenza artistica del XVI secolo.


Il Grande Mausoleo e la Sala delle Dodici Colonne


Il Grande Mausoleo, situato nella parte occidentale del complesso, è diviso in tre camere interconnesse: la Sala del Mihrab, la Sala delle Dodici Colonne e la Sala delle Tre Nicchie. La Sala delle Dodici Colonne rappresenta il cuore pulsante del complesso ed è considerata il gioiello architettonico delle tombe. Qui riposa il sultano Ahmed al-Mansur, affiancato dalle tombe di suo figlio, il sultano Moulay Zidan, e di Sultan Muhammad al-Shaykh al-Saghir.


Lo spazio è quadrato, misura 10 metri per lato e si eleva per 12 metri in altezza. Le dodici colonne di marmo bianco di Carrara, importate dall'Italia in cambio di zucchero marocchino, sostengono un soffitto di legno di cedro riccamente intagliato e parzialmente dorato. Le pareti sono decorate con stucchi raffinati e mosaici zellige colorati, mentre il soffitto presenta muqarnas dorati, un tipo di decorazione a nido d'ape che crea un effetto celestiale.


Il Piccolo Mausoleo e la tomba di Lalla Messaouda


All'estremità orientale del complesso si trova il Piccolo Mausoleo, la struttura più antica della necropoli. Spesso chiamato Qubba di Lalla Mas'uda, fu costruito originariamente come una semplice camera quadrata addossata al muro meridionale della Moschea Kasbah. Si ritiene che questo primo mausoleo sia stato edificato dal secondo sultano saadiano di Marrakech, Moulay Abdallah al-Ghalib, tra il 1557 e il 1574.


La camera centrale ospita le tombe di Muhammad al-Shaykh (fondatore della dinastia), di Lalla Mas'uda (madre di Ahmed al-Mansur) e dello stesso al-Ghalib. Questa camera, misurante 4 metri per lato, è coperta da una volta di muqarnas finemente lavorati in stucco che conserva ancora parte della sua policromia originale in blu e oro.


I giardini e le tombe minori


Attorno ai due mausolei principali si estendono i giardini dove riposano altri membri della famiglia reale e figure importanti della corte. Infatti, oltre ai 66 principi e dignitari che riposano nei mausolei principali, più di 100 tra cancellieri e mogli sono sepolti in tombe minori distribuite nei giardini.


Questi spazi esterni, oltre a fungere da luoghi di sepoltura, creano un'atmosfera contemplativa che riflette la concezione islamica del paradiso. La disposizione delle tombe segue una precisa gerarchia: più ci si avvicina al mausoleo del Sultano, maggiore era lo status del defunto.

Arte e simbolismo nelle decorazioni

I dettagli artistici che adornano i sepolcri saadiani raccontano storie silenziose di fede, potere e bellezza. Ogni elemento decorativo è stato creato non solo per abbellire, ma anche per comunicare significati profondi attraverso un linguaggio visivo raffinato.


I mosaici zellige: significato e tecnica


I meravigliosi mosaici zellige che tappezzano le pareti inferiori delle tombe rappresentano l'apice dell'arte decorativa marocchina. Realizzati con argilla calcarea proveniente dalla regione di Fez, distante ben 400 km, questi mosaici furono creati utilizzando una tecnica tradizionale risalente al periodo ispano-moresco. I colori predominanti - blu cobalto, bianco, verde, giallo e nero - non sono casuali, ma rappresentano elementi della cultura e della natura marocchina. La tecnica prevedeva l'applicazione di una vetrina a base di piombo direttamente sulla superficie porosa della ceramica, senza strati intermedi.


Le cupole muqarnas e il loro simbolismo celeste


Le affascinanti cupole muqarnas rappresentano uno degli elementi più suggestivi delle tombe. Questa struttura cellulare, spesso descritta come "a nido d'ape" o "stalattiti", non è solo un virtuosismo decorativo, ma porta con sé un profondo simbolismo cosmico. Infatti, secondo gli storici dell'arte, queste strutture rappresentano il cielo rotante e la volta celeste. Suddividendo la superficie continua della cupola in numerose piccole unità organizzate in uno schema complesso, gli architetti hanno creato una rappresentazione architettonica dell'universo diviso in atomi e tenuto insieme da Dio.


La calligrafia come ponte tra terra e cielo


Le iscrizioni calligrafiche che decorano le superfici delle tombe non sono semplici ornamenti. Le pareti sono arricchite da elaborati versetti del Corano che recitano preghiere per i defunti, creando un collegamento spirituale tra il mondo terreno e quello celeste. La calligrafia, arte sacra per eccellenza nel mondo islamico, trasforma le parole in immagini visive di straordinaria bellezza.


Il marmo di Carrara: un tocco italiano in Marocco


Le eleganti colonne di marmo bianco di Carrara rappresentano un affascinante esempio di scambio culturale. Questo pregiato materiale, proveniente dalle cave toscane, venne importato in cambio di zucchero marocchino - uno scambio particolarmente simbolico, considerando che la superficie bianca e cristallina del marmo ricorda la fine consistenza granulare dello zucchero.

 

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Leggende e misteri tra le tombe

Le storie che avvolgono le tombe saadiane sono tanto sorprendenti quanto la loro architettura. Infatti, senza alcuni curiosi colpi di scena della storia, questi splendidi monumenti non sarebbero oggi visibili ai nostri occhi.


Il sultano sanguinario che risparmiò le tombe


La storia dei sepolcri saadiani prese una piega inaspettata dopo la caduta della dinastia. Moulay Ismail ibn Sharif, secondo sovrano della dinastia alawita che regnò dal 1672 al 1727, è passato alla storia con soprannomi inquietanti: il "Re Guerriero" e "Il Sanguinario". Questo sovrano, noto per decorare le mura della città con le teste delle sue vittime, si stima abbia causato la morte di circa 30.000 persone durante il suo regno.


Quando salì al potere, Moulay Ismail era determinato a cancellare ogni traccia della magnifica dinastia Saadi. Iniziò a distruggere e saccheggiare numerosi edifici saadiani, incluso il sontuoso Palazzo El Badi. Tuttavia, quando arrivò alle tombe, mostrò una sorprendente moderazione.


Mosso dal timore di commettere sacrilegio distruggendo un luogo sacro di sepoltura, il sultano optò per una soluzione più sottile: invece di demolire i mausolei, li fece murare completamente, lasciando solo un piccolo passaggio attraverso la Moschea Kasbah. Questa scelta insolita permise alle tombe di rimanere intatte, ma dimenticate per quasi tre secoli, fino alla loro riscoperta accidentale mediante fotografie aeree francesi nel 1917.


I consiglieri ebrei e la loro posizione privilegiata


Un altro mistero affascinante delle tombe saadiane riguarda la presenza e la disposizione delle sepolture di alcuni consiglieri ebrei del Sultano. Oggi, nel complesso riposano i resti di 66 principi e figure di spicco, oltre a più di 100 tra cancellieri e mogli.


La cosa più sorprendente è che tra queste sepolture si trovano le tombe di diversi consiglieri ebrei di fiducia. La loro posizione all'interno del complesso rivela qualcosa di straordinario: alcuni di questi consiglieri sono sepolti più vicino al mausoleo del Sultano rispetto alle sue stesse mogli e figli.


Questa prossimità fisica alla tomba del Sultano non era casuale ma indicava l'elevato status di cui godevano questi consiglieri alla corte saadiana. Tale disposizione, estremamente insolita per l'epoca, testimonia il valore che il Sultano attribuiva ai suoi consiglieri ebrei, affidando loro posizioni di grande fiducia e responsabilità nel suo governo.

Storia e Arte

Le Tombe Saadiane rappresentano certamente uno dei tesori più straordinari di Marrakech, un luogo dove storia, arte e mistero si intrecciano in modo affascinante. Questo complesso funerario, sopravvissuto attraverso i secoli grazie alla decisione inaspettata del sultano Moulay Ismail, racconta una storia di tolleranza religiosa e rispetto culturale, evidenziata dalla presenza privilegiata delle tombe dei consiglieri ebrei.


La maestria artistica visibile in ogni dettaglio - dai mosaici zellige alle cupole muqarnas, dalle colonne di marmo di Carrara alla calligrafia sacra - testimonia l'incredibile patrimonio culturale della dinastia Saadi. Questi elementi non sono semplici decorazioni, bensì raccontano storie silenziose di fede, potere e bellezza che ancora oggi affascinano i visitatori.


Senza dubbio, le Tombe Saadiane dimostrano come l'architettura possa trascendere il tempo, conservando non solo la memoria dei defunti, ma anche la ricchezza di un'epoca d'oro della storia marocchina. Questo luogo sacro continua a sussurrare le sue storie a chiunque si fermi ad ascoltare, ricordandoci che la vera bellezza risiede non solo nell'estetica, ma anche nel significato profondo che racchiude.

 

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FAQs

Q1. Dove si trovano le Tombe Saadiane e come si può visitarle? Le Tombe Saadiane si trovano nel quartiere della Kasbah a Marrakech, vicino alla Moschea Kasbah. Sono aperte tutti i giorni dalle 8:30 alle 11:45 e dalle 14:30 alle 17:45. Il biglietto d'ingresso costa circa 70 dirham marocchini.


Q2. Qual è l'elemento architettonico più famoso delle Tombe Saadiane? La Sala delle Dodici Colonne nel Grande Mausoleo è considerata il gioiello architettonico del complesso. Presenta colonne di marmo di Carrara, un soffitto in legno di cedro intagliato e decorazioni in stucco e mosaici zellige.


Q3. Perché le Tombe Saadiane rimasero nascoste per secoli? Il sultano Moulay Ismail, noto come "Il Sanguinario", decise di murare completamente i mausolei invece di distruggerli, temendo di commettere sacrilegio. Rimasero così nascoste fino alla loro riscoperta nel 1917.


Q4. Che significato hanno le decorazioni nelle Tombe Saadiane? Le decorazioni sono ricche di simbolismo: i mosaici zellige rappresentano elementi della cultura marocchina, le cupole muqarnas simboleggiano la volta celeste, mentre la calligrafia crea un collegamento spirituale tra terra e cielo.


Q5. Cosa rivela la disposizione delle tombe all'interno del complesso? La disposizione delle tombe segue una precisa gerarchia basata sullo status del defunto. Sorprendentemente, alcuni consiglieri ebrei del Sultano sono sepolti più vicino al suo mausoleo rispetto alle sue mogli e figli, indicando la loro elevata posizione a corte.